DanzaMovimentoTerapia
Esprimere e organizzare i vissuti corporei e affettivi
La DanzaMovimentoTerapia è una forma di terapia che utilizza il movimento e l’espressione del corpo come mezzo e strumento di integrazione e crescita emotiva, sociale e psicologica. La DanzaMovimentoTerapia a orientamento psicodinamico ha origine negli anni quaranta dagli studi di M. Chace, M. Whitehouse e T. Schoop, cui si aggiungono i principi di analisi del movimento elaborati da R. Laban e integrati dagli studi di I.Bartenieff e P.Hackney, di J. Kestenberg e collaboratori (S. Loman).
Art Therapy Italiana ha integrato queste fondamentali premesse teoriche, arricchendosi degli apporti di D. McCall e R.M. Govoni, fondatrici del dipartimento di DanzaMovimentoTerapia. I loro studi sono connessi al concetto di “movimento dal profondo” di M.S. Whitehouse, che J. Chodorow ha sviluppato nel setting analitico junghiano e J. Adler in quello del Movimento Autentico, e ai contemporanei sviluppi delle psicoterapie espressive (A. Robbins, J. Kestenberg), alla teoria delle relazioni oggettuali (Winnicott, Milner, Bion, Bollas, Ogden) e alle attuali conoscenze della mente, alle neuroscienze e alla psicobiologia (Gallese, Schore).
Nel setting di DanzaMovimentoTerapia il processo creativo e quello terapeutico vivono parallelamente, creando un “ambiente facilitante” (Winnicott) in cui è possibile esprimere e organizzare i vissuti corporei e affettivi. Nell’interazione tra paziente e danzamovimentoterapeuta nasce un terzo polo, che schiude a nuove possibilità di relazione con se stessi e con l’altro.
Nel libro curato da C. Macagno e I. Bolech “Trent’anni di Arte Terapia e Danza Movimento Terapia” Edizioni Ananke 2012 , attraverso la presentazione di casi ed esperienze condotte in svariati contesti, è possibile approfondire l’approccio teorico – metodologico creato da Art Therapy Italiana dalla sua fondazione.
Tale approccio promuove l’utilizzo del corpo e del movimento per attivare canali di espressione arcaici, dove gli strati più profondi della personalità sono resi progressivamente coscienti e condivisibili all’interno di una relazione significativa.
Nella DanzaMovimentoTerapia un ruolo fondamentale viene riconosciuto alla “presenza corporea” del danzamovimentoterapeuta, in quanto:
- stabilisce una comunicazione sensibile con il paziente, sintonizzandosi e rispecchiandone le forme di movimento a livello corporeo;
- interviene a livello motorio, simbolico e psicodinamico, favorendo l’esperienza e l’integrazione di esperienze corporee e affettive , che diventano così riparative e trasformative;
- assicura la conoscenza del processo creativo della danza e delle sue relazioni con lo sviluppo psicologico e fornisce strumenti specifici come l’analisi del movimento (LMA) e l’empatia cinestesica per comprendere i processi psichici e somatici ;
- sviluppa la matrice relazionale, organizzandone in termini di movimento e di danza l’orientamento e l’evoluzione.
Nel libro curato da A. Di Quirico “Lasciar parlare il corpo” Edizioni Magi, 2012, è possibile vedere come la metodologia integra i più recenti studi delle neuroscienze e della psicobiologia. Pur mantenendo in primo piano l’ambito non verbale, si creano continui collegamenti con il funzionamento della mente, in un flusso costante che va dalle sensazioni, al movimento, alle immagini, al linguaggio.
L’approccio di Art Therapy Italiana promuove l’utilizzo del corpo e del movimento per attivare canali di espressione arcaici, dove gli strati più profondi della personalità sono resi progressivamente coscienti e condivisibili all’interno di una relazione significativa.